per finire il 2018 e per ricominciare un po' di storia e qualcosa di me....

il 2018 volge al termine ed è stato un anno strano, ma importante... e sento la necessità di fare pulizia e di ripartire da me, da me e da Piano dell'Anno...








sono un po’ ribelle sin dalla nascita e solo ora sto riuscendo, a fatica, a realizzare i miei obiettivi, che anch'essi si sono rivelati mobili, anche se hanno sempre un filo conduttore.

mi definisco una neo coltivatrice ambientalista, che cerca di generare un reddito difendendo la natura. così in età matura, con due figli già grandi, scelgo di cambiare vita e vado ad abitare in Cilento dove riprende vita “Piano dell’anno” dal nome dell'antica vallata dove nasce la mia azienda agricola in cui dal 2016 c'è anche un b&b  immerso nella natura.  nel 2018 nasce anche l'associazione Oneiros con due amiche per poter realizzare progetti di turismo alternativo, esperienziale,  con corsi per elaborare cesti in paglia, le passeggiate nella natura, la tintura con le piante, la cucina vegetale, i massaggi energetici, i movimenti di Gurdjieff, lo yoga ed il tai chi, aperta comunque alle proposte di chi voglia portare un proprio laboratorio sul posto.
dopo aver studiato economia tanti anni fa, ed aver rifiutato un lavoro in un’azienda grande e importante perché non volevo lavorare in una fabbrica di aerei da guerra, ho conosciuto il mio futuro marito a Parigi e sono andata a vivere con lui in Venezuela. 
lì ho vinto una borsa di studio per seguire un master in Pianificazione urbana e regionale al Cendes, Centro de Estudios del Desarrollo. grazie a questo master ho ottenuto un posto di Esperto associato con il PNUD (Programme des Natios Unies pour le Dévéloppement) e sono andata a lavorare per due anni a Dakar. Devo dire che lì ho molto sofferto e sono crollate quasi tutte le mie illusioni sugli organismi internazionali (mio padre, prima di costituire la sua ditta di rappresentanze, aveva lavorato per un organismo, l'IRO, che non esiste più, e  che  davvero salvava i rifugiati dopo la seconda guerra mondiale ed avevo elevate aspettative sugli organismi internazionali).
tornata in Venezuela, ho lavorato in un centro studi di un gruppo di imprese private, El Consejo de Coordinación de las empresas Mendoza, e vi sono rimasta fino alla sua chiusura, il 1994, l’anno che è nato il mio primo figlio. Ho ottenuto un secondo master in Finanzas all’Universidad Metropolitana ed ho dato lezioni di Microeconomia nella stessa università.
successivamente ho collaborato con El Instituto de Urbanismo, de la Universidad Central de Venezuela, dal 1997 al 1999, anno in cui ho deciso di tornare in Italia. In Italia, a Napoli, a parte qualche collaborazione con l’università, sempre Microeconomia, non ho trovato nulla di soddisfacente e dal 2000 ho cominciato a collaborare con la ditta di rappresentanze di mio padre, che vendeva articoli da regalo italiani in tutto il mondo.
nel 2002, con la malattia di mio padre la ditta è diventata mia e di mia sorella, ed abbiamo fatto del nostro meglio fino al 2009, anno nel quale abbiamo dovuto chiudere la società e cercare altre occupazioni.
dal 2010, anno della grande crisi dei rifiuti a Napoli, ho cominciato a occuparmi di ambiente, educazione ambientale e riciclo artistico degli scarti, nel 2011 è nata l’Associazione Melting Pot che aveva come scopi: la diffusione della cultura del riciclo creativo dei materiali di scarto; la diffusione di stili di vita ecosostenibili, improntati al rispetto dell’ambiente, con lo scopo di rappresentare anche un punto di riferimento per quanti, in condizioni di svantaggio sociale, possano trovare, nelle varie sfaccettature ed espressioni dell’attività di riciclo creativo, un momento di svago e di relazione sociale; la promozione del riciclo creativo come forma artistica che permette di ridurre la produzione di spazzatura. (Oltre al riciclo creativo con la mia socia  ci siamo occupate della riduzione del rifiuto umido, ed abbiamo organizzato vari corsi di compostaggio, in varie zone di Napoli e provincia, da Bagnoli a Torre Annunziata; dal 2012 faccio il compost ed ho notato la sua utilità nel miglioramento della qualità del terreno.)
dopo alcuni anni di attivismo ambientale ho capito che l’unico vero modo di agire è fare le cose in modo differente e dare l’esempio e così quando ho avuto una possibilità sono diventata contadina ed è nata la mia azienda agricola.
siamo a febbraio 2014, e acquisto dei terreni nella zona Piano dell’Anno a Prignano Cilento, per piantarvi i bulbi di zafferano che avevo ordinato e per preservare l’ambiente e la biodiversità del territorio.
da allora molte cose sono successe. dopo una prima grande pulizia (era impenetrabile) e dopo aver analizzato il terreno e le sue risorse,aver sentito l'odore penetrante della mia valle dell'origano ed aver fermato lo scavatore, sono arrivata alla conclusione che oltre allo zafferano era meglio non piantare più nulla e cercare di trasformare in modo rispettoso le risorse che esistono, 
è sorto così il laboratorio per l’essiccazione delle erbe e per la realizzazione di altri prodotti, come il sapone e le creme fresche che derivano dall’uso delle risorse esistenti. 


sono riuscita a risparmiare sui lavori nel campo utilizzando lo scambio ed il baratto, ad esempio cedendo la legna ancora accatastata sul terreno durante la prima pulizia (non ho fatto bruciare nulla) in cambio di lavoro, mi è sembrata non solo una scelta utile ma anche una bella cosa. inoltre quest'anno torneranno a pascolare le mucche per risparmiare sulla pulizia e fertilizzare il terreno.
dal mio luogo magico  si scorgono le colline di Finocchito, Cicerale e Perito. le risorse esistenti sono fichi ed olivi, la macchia mediterranea domina la vegetazione, con lentisco, mirto e biancospino ed erbe preziosissime dall'equiseto all'iperico. la biodiversità è un valore prezioso da conservare e mantenere ed è per questo che a Piano dell’Anno, usando le risorse spontanee, l’olio e le erbe, si elaborano unguenti e saponi. Le erbe vengono raccolte nel loro periodo balsamico in piccole quantità per ottenere oleoliti ed altri attivi, che costituiscono la base dei prodotti naturali dell'azienda. le proprietà delle piante possono essere estratte in vari modi. ogni pianta ha delle proprietà specifiche ed in particolare sto usando molto la pala di fico d'India, autoctona e disponibile in grande quantità. con le erbe selvatiche e con l'olio faccio creme fresche naturali anidre (come nell'antico Egitto) o creme, saponi ed unguenti antidolorifici che, in quanto azienda agricola posso vendere in piccole quantità sul posto. Produco inoltre, sempre rigorosamente a mano, origano, zafferano, finocchietto selvatico essiccato, e spezie varie tisane di foglie di fico, fichi essiccati, cestini natalizi misti.  per questo le quantità dei prodotti sono piccole, perchè vogliamo che il turista curioso arrivi a Piano, conosca la nostra filosofia e se ne innamori.
da quando sono in campagna mi sono scontrata con gli organismi ufficiali ed ho preso alcune posizioni ben definite,per esempio rifiuto il biologico, perchè attualmente è solo una costosa documentazione da fornire, senza che vi sia un reale controllo sui processi. non uso assolutamente nulla sul terreno ad eccezione delle mucche che pascolano libere, non sempre, un allevatore le porta in alcuni mesi dell'anno, e dei miei fermentati fatti di vegetali, acqua e zucchero.

l'amore per la campagna mi viene da piccola, quando andavo a Torre a raccogliere mandarini con mio padre. da quando sono  in campagna, da autodidatta, ho studiato le erbe, mi sono immersa nella natura, ho fatto pratica con erboristi, naturopati e contadini locali ed ho anche fatto un minicorso al dipartimento di Farmacia a Fisciano, per agricoltori che volevano trasformare i loro prodotti in cosmetici.

i ciclisti – ma soprattutto i turisti a piedi che amano la campagna sono i benvenuti, dato che siamo pronti ad accoglierli, con un servizio di bed &breakfast.
da piano dell'anno passavano i pastori che scendevano dalle montagne per fare la transumanza verso il mare, in periodi non troppo lontani e fa parte del Cilento rurale, tanto decantato..

la casa è completamente in legno e rappresenta la realizzazione di un sogno ed una sfida perchè completamente autonoma e non collegata con la rete elettrica. per chi lo preferisce c’è anche una piccola area campeggio con bagno esterno e doccia.
promuoviamo un turismo rustico e naturale, passeggiate e percorsi nella natura, ospitalità rurale... siamo una struttura ecosostenibile, che cerca di integrarsi con il ritmo naturale del paesaggio di cui fa parte. l'energia elettrica ce la fornisce il sole mediante un sistema fotovoltaico. durante la notte le batterie ci restituiscono in forma di elettricità quello che hanno accumulato grazie alla luce solare durante il giorno. è un approccio che ci permette di approssimarci al flusso delle stagioni durante l'anno e di comprenderne le potenzialità, in modo da evitare il consumo sfrenato di energia della nostra era postindustriale ... venite a conoscerci...
continuiamo a generare sinergie con le realtà locali, per esempio con i produttori di vino  a Prignano e ad Agropoli, con i piccoli produttori agricoli, caseari e melliferi della zona.
dal 2016 abbiamo cominciato a organizzare laboratori e corsi a tema, prediligiamo i temi alternativi come fermentazione per usi agricoli ed alimentari, riconoscimento delle erbe selvatiche, cucina selvatica e vegana, yoga, colorazione con le erbe spontanee, infeltrimento della lana ed altri, ma siamo aperti anche a proposte e iniziative culturali e artistiche.
nel  2017 abbiamo avuto laboratorio  di cucina vegana, poi  macchie con acquarelli e cesteria, nel 2018 ci sono stati Feldenkrais, riconoscimenti di erbe e laboratori sul formaggio.
Piano dell’anno è a dieci minuti da Paestum e da Agropoli, dove arriva il treno. Non è lontana dall’Oasi WWF di Morigerati, le spiagge di Palinuro sono a tre quarti d’ora. Siamo in mezzo ad una vallata dove in inverno ed in primavera i pastori vaganti portano le loro mucche al pascolo, ed a volte le mucche ci vengono a trovare, sconfinano e non lontano c’è anche un antico mulino dove si arriva con un percorso a piedi. A Prignano c'è il borgo di Melito, famoso per un’antica fonte e per la Torre Volpe di Prignano, il palazzo  Cardone vicino alla chiesa madre di san nicola pur essendo abbandonato ha il suo fascino. non lontano dall’azienda passa la via silente, un percorso ciclistico che hanno riscoperto e valorizzato con apposita segnaletica due ragazze cilentane. 
oltre alla colazione è possibile per i miei ospiti, su prenotazione consumare pasti con prodotti a km zero.

Celeste Bucci de Santis, 12 dicembre 2018


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