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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

la magica ruta

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quando ho visto preparare per la prima volta l'unguento alla ruta, ho desiderato fortemente di poterlo fare anch'io, con i miei perenni mal di testa sentivo che la ruta era la mia pianta e l'ho cercata spontanea, ovunque. alla fine l'ho comprata, ma ho continuato a cercarla nella natura, perché pensavo che una pianta spontanea fosse più potente, spesso nei vivai le piante aromatiche non sono della regione.  dopo un anno circa ho avuto regalate delle bellissime piante autoctone, grandi e piene di fiori. ruta: proprietà e stagionalità   e sì la ruta, ruta graveolens, che appartiene alla famiglia delle rutacee, é una pianta magica. cura tutti i mali, soprattutto allevia il dolore, è una pianta rustica che non ha  bisogno di molte cure, con i suoi graziosi fiorellini gialli che sbocciano all'inizio primavera, la fioritura può durare anche più di un mese. in unione con iperico ed alloro o origano si prepara un unguento potente contro tendiniti, slogature, dolori muscolar

la salvia

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la salvia appartiene alla famiglia delle lamiatee come la lavanda, ve ne sono moltissime varietà, qui parliamo della salvia officinalis. le sue foglie contengono principi amari, acidi fenolici, flavonoidi ed olio essenziale (contenente tujone, cineolo, borneolo, linalolo, beta-terpineolo e beta-cariofillene). I flavonoidi svolgono un’azione estrogenica. La salvia viene, infatti impiegata in tutti i disturbi femminili come la sindrome premestruale e contro i disturbi della menopausa (in particolare le vampate di calore). Favorisce il flusso mestruale in caso di amenorrea, perché l’olio essenziale stimola il sistema ormonale femminile e quindi la comparsa delle mestruazioni. La salvia è utilizzata nelle affezioni dell’apparato gastrointestinale come rilassante della muscolatura liscia, in quanto esplica un’azione antispasmodica, utile in caso di intestino irritabile, spasmi all’apparato digerente o contro i dolori mestruali. la salvia ha anche  proprietà antinfiammatorie e diuretiche off

la lavanda

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  lavanda stoechas lavanda angustifolia la lavanda  ci sono tantissime specie di lavanda, le più conosciute sono la stoechas e l'angustifolia. la lavanda stoechas, detta anche selvatica,  ha fiori più grandi.i  suoi petali  vengono utilizzati per la produzione di colonie.   è un ottimo digestivo, espettorante e calmante delle vie respiratorie, battericida, nonché antisettico e cicatrizzante. ho preparato  un liquore, molto delicato, con fiori di lavanda stoechas e bucce di limone e la tintura madre. la lavanda più conosciuta è  la lavanda officinalis o angustifolia, utilizzata in aromaterapia e fitoterapia.  ha proprietà antisettiche, disinfettanti, rilassanti ed antispasmodiche e tiene lontane le zanzare. si usa per combattere il mal di testa, l'insonnia e la tosse.   le foglie ed i fiori sono fini ed affusolate, i fiori sono profumatissimi.  io preparo  il mio profumo personale, con fiori di lavanda e bacche di alloro, ed anche, in passato biscotti con farina di riso e fiori

l'artemisia

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l'artemisia, artemisia absinthium,  non è una pianta autoctona di piano dell'anno, la mia pianta proviene da Castellabate, era una pianta che desideravo e non trovavo nei vivai, una pianta magica dalle infinite proprietà, anche anticancerogene, fa parte delle erbe da mettere nell'acqua di san giovanni il 24 giugno.  la sua storia è comunque simpatica, nel 2016, i primi mesi dell'anno, mi è venuta a trovare a piano, un'amica di mia sorella, agronoma, con dei suoi cari amici spagnoli,    gli amici erano appassionati di piante come me ed avevano un giardino in spagna e stavano raccogliendo piante e talee per il loro giardino, mi dissero che sulle mura del castello di Castellabate avevano trovato tantissima artemisia, ed avevano preso alcune talee, ed anch'io ci andai proprio per quello, è comunque un bel posto per fare una passeggiata, non solo al castello, ce n'era tantissima anche sui lati incolti della strada per arrivare a Castellabate. poi in un vivaio dop

la pala di fico d'india

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la pala di fico d’India, opuntia mill. chiamata anche nopal, è un'altra pianta magica. originaria del Messico,  la leggenda narra che gli Aztechi, popolo itinerante, avessero stabilito il luogo dove fermarsi e fondare  il loro impero, nel punto in cui videro un’aquila su un cactus con in bocca un serpente.   si è endemizzata in Sicilia, Puglia e Campania e ci sono zone dove viene addirittura coltivata perché è  un toccasana per la salute.  la farina di pala di fico d'india essiccata viene usata dall'industria farmaceutica. è ricca di fosforo, sodio, potassio, fibre, vitamine dei gruppi A, B, C e K , clorofilla e proteine.  protegge il sistema immunitario, digerente, nervoso e respiratorio.  si può mangiare in insalata o fritta, dopo aver tolto le spine chiaramente, e così fanno in Messico. qualche volta l'ho preparata in insalata con olio d'oliva e sale. porta benefici anche all’epidermide, come l’aloe, per idratare la cute e per sanare  ferite e bruciature.  a diff

l'equiseto

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equiseto più grand e piccoli equiseti l'equiseto (equisetum arvense) fra le prime erbe spontanee utilissime che ho trovato a piano dell'anno c'è l'equiseto, detto anche coda cavallina, per la sua forma. Il  suo nome scientifico “ Equisetum arvense “ deriva dal latino   equus:   cavallo   e   saeta :   setola, crine , perché la pianta adulta ricorda proprio la coda del cavallo ed infatti è anche conosciuta con il nome “coda cavallina” ;   arvense   deriva da   arvum :   campo , la pianta cresce in campi aperti. si tratta di una pianta molto antica, preistorica, tanto da essere considerata un fossile vegetale, sembra fosse presente sulla terra già 400 milioni di anni fa, in epoca paleozoica, quando l'equiseto era un albero altissimo. si trova sui terreni palustri, umidi.  ha un alto contenuto di silicio infatti è adatta a rinforzare e/o rassodare, pelle, ossa, unghie e capelli. un altro nome tradizionale è  “erba del diavolo” un giorno il diavolo, osservando la grande

il pelargonium graveolens

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pelargonium graveolens attaccato alla parete di casa, sembra si trovi bene   questo piccolo geranio profumato ha la sua storia, non è una pianta autoctona di piano dell'anno, ce l'ho portato io, era una pianta della mia mamma, poi ho comprati altri gerani, ma questo, con le foglie profumatissime e fiori piccoli rosa è il mio preferito è attaccato alla casa e mi protegge. ho anche temuto di averlo perso, dopo un inverno freddo, ma poi è rinato di nuovo. ha molte proprietà, antibatteriche, antifungine ed antiossidanti, lo metto nelle tisane, lo uso nella stampa botanica e faccio un oleolito foglie e fiori per fare i saponi, raramente ho fatto un idrolato, non ne ho abbastanza e soprattutto lo odoro e lo ammiro, mi piace tantissimo, è sicuramente una pianta del cuore.  da un rametto in terra può nascere una nuova pianta, se così deve essere, ma non è  certo che così sarà  https://pianodellanno.blogspot.com/p/glossario.html?m=1 i nostri eventi: https://pianodellanno.blogspot.com/p/

il lentisco

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lentisco con le sue bacche  rosse arriva a maturazione  verso novembre in questo momento dell'anno mostra le sue bellissime bacche rosse, che compongono quadri impressionisti nella natura. tipico della macchia mediterranea, il lentisco (Pistacia lentiscus) è un arbusto cespuglioso sempreverde appartenente alla famiglia delle anacardiacee, che può arrivare fino a tre-quattro metri di altezza. pianta rustica, adatta adogni tipo di suolo, è una pioniera, miglioratrice del terreno,  ha un forte odore resinoso e sopporta bene la siccità, anche se quest'anno con la prolungata siccità ho visto piantine piccole essicate.   utile dal punto di vista ecologico per il recupero delle aree degradate e la riqualificazione ambientale di superfici marginali (rocciose o in forte pendio),si può piantare dopo gli incendi per il suo rapido sviluppo, il lentisco è spontaneo e frequente lungo le coste, ma si trova anche in collina un po' più lontano dal mare. bellissima la sua chioma densa e molt

i mille colori dell'uva

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          foglie multicolori ci riscaldano l'anima                fiano                aglianico la raccolta dell'uva per fare il vino è un atto corale, non si può fare da soli, per questo io non faccio vino non ho uva da vino, ma se me lo chiedono vado ad aiutare perché è bellissimo. quest'anno grazie alla siccità, l'uva è sana e bellissima, c'è qualche grappolo di uva già passa, deliziosa, a breve con gratitudine, assaggeremo il vino.                uva fragola  ho invece un po' di uva fragola, che mangio con piacere e che sto raccogliendo poco a poco, ho fatto composte di uva fragola gli anni passati, e ne faccio fermentazioni acetiche per estrarne le proprietà . anche l'uva è un alimento prezioso. contiene un tipo di fenolo, il  resveratrolo, un vero e proprio integratore  naturale, con proprietà antinfiammatorie, che favorisce anche il dimagrimento. anche l’uva fragola è un'eccellente fonte di resveratrolo.  gli zuccheri dell'uva sono direttamen

quello che si può fare

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il mare di Agropoli e le canne  che danzano al vento non è tanto, ma è abbastanza: non assumersi responsabilità maggiori di quelle a cui si può tenere fede con le proprie forze non contare mai su nessuno ogni giorno rinunciare a qualcosa che si sarebbe dovuto fare riposare respirare sorridere anche se si è da soli ricordare fare fare con cura ed amore essere disposti ad attendere, tutto il tempo che ci vuole quando per ogni cosa che si risolve sorge una nuova difficoltà, grande o piccola,  trovare una soluzione con il sorriso sulle labbra la verità, non so cosa sia,  cambio idea continuamente,  ho poca voglia di condividere con gli altri, tanta voglia di stare in famiglia, lasciare liberi i pensieri essere quello che si è ed accettarsi, sopportare il caldo con filosofia, questo sì non è facile... riprendiamo il filo delle cose da fare:  mettere in ordine, non sarà mai abbastanza,  piantare i semi portati, innaffiare a piano  non lamentarsi mai essere felice o infelice, mai una via di m

colazione deliziosa

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crostini di pane misto con creme di fichi, dolci e salate, delizia... lagerstroemia, petali eterei e rosati lungomare S.Marco Agropoli, il blu del mare più tranquillo di ieri il rosso del sole si trasforma in oro antico: tramonto ad Agropoli i fichi freschi non ci sono più, ma ci sono le loro trasformazioni, colazione con pane misto e marmellata di mele e fichi insieme a crema salata, fichi, peperone rosso e cipolla, una delizia. ci consoliamo della siccità con la bellezza del paesaggio e con la fioritura della lagerstroemia, ringraziamo come sempre per tutto e speriamo nella pioggia futura. https://pianodellanno.blogspot.com/p/glossario.html?m=1 i nostri eventi:  https://pianodellanno.blogspot.com/p/i-nostri-eventi.html?m=1 i nostri prodotti:  https://pianodellanno.blogspot.com/p/i-nostri-prodotti.html?m=1

la coltivazione naturale

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datterino giallo in cassone melenzana bianca in cassone fiordalisi blu e salvia com'è il terreno in un bosco? coperto e quindi anche in agricoltura naturale il terreno deve essere coperto con una pacciamatura, di fieno, di paglia, di scarti sfalciati, deve essere non lavorato e coperto, le piante devono stare in compagnia, orto sinergico, aiutandosi l'un l'altra e proteggendosi dalle malattie, alcune piante forti, come la ruta ed il finocchio è meglio che stiano da sole. io uso cassoni di scarto, fatti con pallet e produco quello che posso, alterno verdure e fiori, ma va bene così, ringrazio e sono contenta. https://pianodellanno.blogspot.com/p/glossario.html?m=1 i nostri eventi:  https://pianodellanno.blogspot.com/p/i-nostri-eventi.html?m=1 i nostri prodotti:  https://pianodellanno.blogspot.com/p/i-nostri-prodotti.html?m=1