il lentisco





lentisco con le sue bacche rosse arriva a maturazione verso novembre

in questo momento dell'anno mostra le sue bellissime bacche rosse, che compongono quadri impressionisti nella natura.

tipico della macchia mediterranea, il lentisco (Pistacia lentiscus) è un arbusto cespuglioso sempreverde appartenente alla famiglia delle anacardiacee, che può arrivare fino a tre-quattro metri di altezza.

pianta rustica, adatta adogni tipo di suolo, è una pioniera, miglioratrice del terreno,  ha un forte odore resinoso e sopporta bene la siccità, anche se quest'anno con la prolungata siccità ho visto piantine piccole essicate.  

utile dal punto di vista ecologico per il recupero delle aree degradate e la riqualificazione ambientale di superfici marginali (rocciose o in forte pendio),si può piantare dopo gli incendi per il suo rapido sviluppo, il lentisco è spontaneo e frequente lungo le coste, ma si trova anche in collina un po' più lontano dal mare.
bellissima la sua chioma densa e molto ramificata, foglie composte imparipinnate, fiori unisessuati di colore bruniccio disposti in grappoletti ascellari e piccole drupe globose come frutti, che cambiano colore in base alla maturazione, dal verde al rossastro fino al nero, quando sono maturi.

dalla corteccia si ricava una resina fluida che si solidifica all’aria, nota anche come mastice di Chio (dal nome dell’isola greca sua maggiore produttrice), che è stata impiegata da tempo immemorabile e nelle più diverse civiltà nel settore della cosmetica e per le sue proprietà terapeutiche.

in medio oriente si utilizzava per disinfettare e profumare ed era conosciuta per le sue proprietà antisettiche, tanto che vi si faceva ricorso per trattare le ferite, curare le ulcere gastriche e conservare l’igiene orale, sotto forma di una specie di gomma da masticare per la cura di denti e gengive e la purificazione dell’alito. in effetti, grazie alla masticazione il mastice diventa plastico e svolge una notevole azione terapeutica su denti e gengive.  la resina è stata utilizzata come ingrediente dei chewing-gum, trova svariati utilizzi in profumeria e, in campo odontotecnico, rientra nelle paste per le otturazioni e nei mastici per dentiere. il  viene anche impiegata dagli artisti come vernice e nei restauri.

la pianta è citata nei classici greci e latini per le sue proprietà .

dalle sue bacche mature si ricava un olio prezioso alimentare dalle mille proprietà.

cura le  ferite e le ulcere gastriche, 

con i suoi derivati, oli essenziali ed idrolati si pulisce e purifica la pelle pulizia e purificazione della pelle.

l'infuso delle foglie e bacche cura tosse e raffreddore.

si può usare in stampa botanica, ha proprietà tintorie.

nella tradizione pastorale sarda si usavano  impacchi di foglie per sanare le ferite e deodorare i piedi, tanto che le foglie più giovani e tenere venivano poste all’interno delle scarpe per profumare e impedire l’eccesso di sudorazione.

a Piano dell' Anno abbonda e preparo idrolati per la pulizia della pelle e per fare saponi e lo uso nella stampa botanica.

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