la melissa




pianta spontanea incontrata con sorpresa e piacere a piano dell'anno, si sposta di anno in anno da un posto all'altro e ci regala un profumo delicato, quando le passiamo vicino.

la melissa è un rimedio approvato  per il trattamento degli stati di agitazione e dell'insonnia, grazie alle sue proprietà antispastiche e sedative.

raccolgo le foglie fresche della melissa per le tisane, e preparo la tintura madre e la fermentazione acetica.

Come sopra accennato, la melissa si è rivelata particolarmente efficace nel contrastare l'ansia accompagnata da somatizzazioni viscerali, quindi il suo utilizzo è utile quando si è in presenza di colon irritabile, gastrite, nausea vomito. può avere controindicazioni in caso di disturbi alla tiroide.

il contenuto di acido rosmarinico le dà proprietà antinfiammatorie, utili anche contro l'herpes simplex.

L'estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, anche grazie alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi.
 
il suo periodo balsamico è a luglio, le foglie secche perdono la maggior parte delle proprietà quindi se non si può disporre di foglie fresche è meglio usare preparati come i fermentati o le tinture madri elaborati con foglie fresche.

seguire le posologie dei preparati, l'uso in eccesso può portare eccitazione ed insonnia.

il nome melissa sembra derivi dal greco la cui radice meli significa miele. è una pianta mellifera.

il suo uso in medicina è antico, dapprima come rimedio per migliorare l'umore, anche presso gli arabi era tenuta in grande considerazione.
 
si usa anche nella produzione di liquori.
l'alcolato di melissa, o “acqua di melissa” inventato dai carmelitani scalzi francesi nel 1611, era per le sue proprietà antispasmodiche un rimedio popolare a
 cui facevano ricorso tutte le classi sociali nei momenti critici della loro vita (dal mal di denti, alle sincopi, alle crisi di nervi ecc.).



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